

Nell’estate 2017 la nostra azienda ha vinto il bando pubblico emesso da CDP Immobiliare per effettuare un servizio di scansione laser scanner e restituzione nuvola di punti BIM compatibile, con analisi del quadro fessurativo e del degrado delle superfici di Palazzo Medici-Clarelli a Roma.
La storia struttura, sita in via Giulia, venne progettata dall’Arch. Sangallo il Giovane intorno alla metà del XVI secolo: tra i vari proprietari dell’immobile, più volte ristrutturato, si annoverano la famiglia Medici e nell’800 la nobile famiglia dei Clarelli. In seguito l’edificio passa nelle mani del Comune di Roma che lo riqualifica come sede del I Municipio fino al 2008, anno nel quale il Palazzo viene chiuso. L’attuale proprietà, appunto la CDP Immobiliare, ha avviato un progetto di rinnovamento dell’immobile che ha come finalità la vendita del medesimo. Oggi è inserita tra i beni di pregio vincolati dalla Soprintendenza.
Il lavoro di scansione e ottenimento di planimetrie aggiornate dei vari piani tramite sezionamento della nuvola di punti, e aggiornate sezioni e ortofoto dello stabile e delle facciate esterne.
Per eseguire il rilievo è stato utilizzato il laser scanner Faro Focus S120: la finalità BIM della nuvola di punti ha consentito l’effettuazione delle operazioni in modalità volumetrica: sono state realizzate oltre 400 posizioni-strumento, con acquisizione RGB accurata per le porzioni esterne dell’edificio. Non era necessario acquisire in alta definizione i particolari architettonici, come la fontana decorata con conchiglia e testa di leone, il bassorilievo nell’atrio, le modanature in marmo delle porte padronali: questi particolari sono stati integrati con fotogrammetria terrestre, tecnologia più veloce su piccole aree. In alcuni punti l’elaborato presenta delle assenze nella point cloud e nella mesh ottenuta: questo è dovuto alla presenza zone d’ombra, di parcheggi abusivi addossati alla facciata e al fatto che il laser non può rilevate le superfici trasparenti come i vetri. Sarebbe stato semplice integrare la nuvola attraverso rilievi aerofotogrammetrici con drone, ma la posizione dell’edificio impediva tale operazione.
Le singole scansioni sono state unite tra loro con un processo di matching semi-automatico: la point cloud finale è stata pulita di tutti gli elementi estranei alle finalità del rilievo e infine esportata in formato CAD compatibile.
In ambiente CAD la nuvola è stata sezionata sia in orizzontale che in verticale: nel primo caso è stato possibile vettorializzare le planimetrie, nel secondo sono state ottenute sezioni e ortopiani delle facciate, integrate tramite le ortofoto esportate dalla nuvola di punti.
I nuovi rilievi in CAD hanno permesso un’accurata mappatura del degrado secondo gli standard moderni: sono state individuate e posizionate le lesioni, le problematiche derivanti da muffe, funghi e umidità, i distacchi d’intonaco e la presenza di perdite d’acqua. L’elevato dettaglio degli elaborati finali, oltre 30 in totale, consentirà alla proprietà di formulate un preciso capitolato d’appalto per il restauro, con grande risparmio di tempi e costi.
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