The Staff

Sono specializzato nel campo dell'archeologia, dell'aerofotogrammetria da drone, della topografia, del laser scanner e Istruttore APR/CRO autorizzato ENAC per lavorare con i droni.
Sono specializzato nel campo dell'archeologia, dell'aerofotogrammetria da drone, della topografia, del laser scanner e Istruttore APR/CRO autorizzato ENAC per lavorare con i droni.

Il Black Friday della Topografia: in promo i ricevitori GNSS Zenith della GeoMax

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Il Black Friday arriva anche nel mondo della Topografia: grazie a questa iniziativa commerciale sarà possibile acquistare un nuovo ricevitore satellitare (GNSS) della serie Zenith di GeoMax ad un prezzo eccezionale, con un importante extra-sconto rispetto al listino.

Gli strumenti in promo sono tre, tutti in configurazione network rover: ZENITH 15 GSM; ZENITH 25 GSM+UHF; ZENITH 35 PRO.

Si tratta di 3 strumenti che offrono un elevatissimo livello di precisione e velocità operativa sul campo, ma grazie al livello crescente di funzionalità sono in grado di adattarsi alle esigenze e alle tasche del professionista, geometra, topografo o architetto che sia. In più vantano una classe di protezione IP68, il rispetto di elevati standard nella resistenza a stress meccanici e sono resistenti a ribaltamenti della palina da 2 m su superfici dure.

Un investimento nel tempo, con la possibilità di acquistare lo strumento in leasing, e in grado di rientrare nel piano Impresa 4.0 (ex Industria 4.0) con il super-ammortamento al 140%.

Bluetooth

Connettività Bluetooth® Dispositivo Classe II

Costellazioni satellitari

Ricevitore Doppia frequenza costellazioni GPS (L1, L2, L2C, L5*), GLONASS (L1, L2), Galileo (opzionale), Beidou* (B1, B2, opzionale)
* Solo Zenith 35

Batteria

Durata di esercizio 8 h in statico / 5 h in rover

Richiedi informazioni sulle promo del Black Friday GeoMax

GeoMax Zenith 15 GSM

Zenith 15 GSM

Questo robusto ricevitore GNSS entry-level offre la flessibilità di scegliere tra UHF e GSM, a seconda delle situazioni. Può essere considerato la scelta economica nel mondo dei ricevitori satellitari, senza rinunciare all'impareggiabile Tecnologia Q-Lock™ e al premiato software XPAD

Zenith 25 Pro GSM+UHF

Dotata della tecnologia a ricevitore GNSS più avanzata, la serie Zenith25 Pro supporta i sistemi GPS, GLONASS, Galileo, BeiDou e SBAS. Adatti a qualsiasi applicazione, i dispositivi della serie Zenith25 Pro possono utilizzare anche le nuove costellazioni GNSS come BeiDou e Galileo, pronti per un numero maggiore di segnali del futuro.
Resistenti a vibrazioni e a cadute da oltre 2 m, oltre a un'imbattibile protezione IP68 per polvere e immersione in acqua, i ricevitori GeoMax Zenith15 e 25 Pro GNSS sono costruiti per durare, operando in condizioni estreme.
Questa resilienza proviene dall'impareggiabile tecnologia Q-Lock™, che permette il tracciamento anche in condizioni molto difficili. Combinati al datalogger e al software da campo preferiti, è possibile avere la massima flessibilità e connettività sul campo.

GeoMax GNSS Zenith25 Pro GSM+UHF
GeoMax GNSS Zenith35 Pro

Zenith 35 Pro

Il ricevitore GNSS Geomax più compatto, dotato di uno range completo di segnali satellitari e connettività illimitata, lo Zenith35 garantisce prestazioni assolute.
Non è mai stato così facile connettersi ad un ricevitore GNSS. Dotato di tecnologia DynDNS, il ricevitore Zenith35 garantisce accesso da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, indipendentemente dalla posizione, e si connette fino a 10 rover contemporaneamente tramiteGSM.
Sia quando si lavora in ambienti difficili o quando sono richiesti risultati più precisi, l'esclusiva modalità ExtraSafe del ricevitore Zenith35 si adatta a svariate condizioni di lavoro.

Black Friday DJI

In congiunzione all'acquisto di un ricevitore GNSS, è possibile ottenere un grosso risparmio anche nel mondo dell'aerofotogrammetria grazie al Black Friday proposto da DJI: un Phantom 4 Pro, dal costo di €1.699,00, una batteria aggiuntiva high capacity dal costo di €189,00, tutto a €1.699,00. Esattamente, la potente batteria aggiuntiva in grado di garantire fino a 30 minuti supplementari di volo è in omaggio!

Black Friday DJI 2017

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    Posted by The Staff in Topografia

    ArcheoDigital sponsor del MetroArchaeo 2017

    MetroArchaeo 2017

    Si sta svolgendo (23-25 ottobre) presso il Castello Carlo V di Lecce, la III edizione dell'Imeko Internazional Conference on Metrology for Archaeology and Cultural Heritage. L'evento si caratterizza per un elevato numero di interventi dei maggiori ricercatori e specialisti di Università e Centri di Ricerca a livello internazionale, sul tema della "metrologia", che non è soltanto misure metriche ma, dal sito del convegno

    Accurate and appropriate measured survey and imaging data is a fundamental requirement for the effective conservation, management and understanding of our cultural heritage.

    ArcheoDigital è da sempre impegnata sul tema dell'accuratezza e della precisione nel campo della documentazione di reperti e manufatti archeologici.

    Questo ci ha spinti a prendere parte a questa 3 giorni come società specializzata nel settore, presentando le nostre soluzioni, i nostri strumenti e la nostra esperienza nel campo dell'accuratezza metrologica.

    Inoltre, il giorno 24 ottobre alle ore 16:30, il nostro Amministratore terrà un intervento-tutorial sul tema "Best accuracy with aerial and terrestrial integrated technologies", durante la quale verranno illustrate le nostre pratiche di integrazione di rilievi strumentali effettuati con tutte le tecnologie oggi a disposizione, integrate anche con rilievi dall'alto tramite drone (in qualità di società riconosciuta ENAC per missioni CRO), al fine di ottenere un dato completo e puntuale in ogni sua parte. 

    ArcheoDigital at MetroArchaeo 2017 conference

    Insieme a noi sono presenti i nostri partner di MeSA Srl, amici e colleghi specializzati nel mondo del laser scanning declinato in ogni sua forma: Faro Focus 3D per i laser scanner terrestri, FreeStyle per l'handheld, ZebRevo RT per la scansione con tecnologia SLAM.

    Il nostro stand è esterno al convegno, pertanto può essere visitato senza la necessità di iscriversi all'evento: oltre alla bellissima location del Castello Carlo V potrete scoprire i nostri servizi nel mondo del rilievo applicato ai Beni Culturali, all'urbanistica, all'ingegneria civile e meccanica, e molto altro ancora.

     

    Posted by The Staff in News

    Oggi sposi: il proprio matrimonio visto dal drone, legalmente e in sicurezza

    La notizia risale a un paio di mesi fa: il quotidiano L'Arena scrisse che un operatore SAPR avrebbe violato numerose norme che afferiscono ai diritti e doveri di volo con aeromobili. Tutto è cominciato quando è stato pescato a filmare un matrimonio: le indagini hanno poi rilevato come violasse ripetutamente il codice, volando in zone urbane, e financo la privacy delle persone. Carabinieri e autorità giudiziaria hanno deciso di approfondire, comminando all'avventore una multa totale di €37.000, cui si potrebbero aggiungere in futuro giudizi penali sulla sua condotta illegale.

    Il Regolamento SAPR emanato dall'ENAC, giunto alla sua Edizione 2 Emendamento 3 non lascia spazio a dubbi:

    Art. 10 comma 7 (operazioni critiche)
    Il sorvolo di assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive o inerenti forme di spettacolo o comunque di aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di persone è in ogni caso proibito.
    Art. 10 comma 8
    Ferma restando l’esclusione dal presente Regolamento della disciplina relativa all’impiego di SAPR in spazi chiusi, in quanto essi non rientrano nello spazio aereo di competenza dell’ENAC, le restrizioni di cui al precedente comma 7 si applicano alle operazioni specializzate anche nel caso in cui esse siano condotte in spazi chiusi.

    Quindi, le decine di migliaia di sposi che ogni anno fanno filmare le proprie nozze con un drone devono essere coscienti che le operazioni di ripresa, se non condotte adeguatamente, costituiscono violazione del codice, e di questa violazione non è responsabile soltanto l'operatore, ma anche il committente. Vogliamo ricordare a tal proposito la sentenza n.47751/14 della Cassazione penale sez. IV del 19 novembre 2014 la quale recita:

    il contratto di appalto non solleva da precise e dirette responsabilità il committente allorché lo stesso assuma una partecipazione attiva nella conduzione e realizzazione dell'opera, in quanto, in tal caso, rimane destinatario degli obblighi assunti dall'appaltatore, compreso quello di controllare direttamente le condizioni di sicurezza del cantiere (cfr., fra le tante, Cass. Sez. 4, n. 3563 del 18/1/2012, Sez. 4, n. 14407 del 7/12/2011, dep. 2012; Sez. 4, n. 1479 del 13/11/2009, dep. 2010)."

    La Cassazione ricorda come l'eziologia degli eventi chiamino in causa il committente "a fronte delle capacità organizzative della ditta scelta per l'esecuzione dei lavori". Quindi, un datore di lavoro che sceglie un operatore APR non in grado di adempiere alle prescrizioni che lo stesso Art. 10 comma 3 prevede, laddove dice:

    Le operazioni specializzate critiche possono essere condotte ove sia assicurato un livello di sicurezza coerente con l’esposizione al rischio, con riferimento alle operazioni dell’aviazione generale.

    è passibile di sanzione. Dunque, il committente non è solo responsabile della scelta di un operatore SAPR autorizzato (Art. 7 comma 3), ma anche della condotta in sicurezza delle operazioni di volo.

    EDIT: in merito alla responsabilità civile, in forza del rapporto di preposizione interviene l'art. 2049 del Codice Civile, secondo la ratio legis cuius commoda et eius incommoda, ovvero "A colui che ha vantaggi, spettano anche gli svantaggi".

    Drone multa arresto polizia

    L'Informativa di Sicurezza APR 005/2016

    In relazione ai matrimoni, essi si configurano per loro natura come assembramenti inusuali di persone, pertanto il loro essere filmati da un APR costituisce violazione al Regolamento vigente, se le operazioni non vengono effettuate in maniera corretta. Non tutti sanno che ENAC ha emesso il 5 luglio 2016 una informativa di Sicurezza APR (005/2016), per tutte le tipologie di APR, specificando proprio questo punto:

    Le persone che potranno essere ammesse all’interno dell’area saranno persone indispensabili alle operazioni quali operatori di payload oppure persone che debbano interagire con l’operatore di payload o il pilota per la finalità delle operazioni.
    Non possono altresì essere in alcun caso considerate indispensabili alle operazioni persone oggetto di fotografia o videoriprese quali ad esempio attori, sportivi, persone partecipanti ad eventi che dovranno essere al di fuori dell’area di buffer.
    Dichiarazioni di questi ultimi soggetti liberatorie della responsabilità sottoscritte non possono ritenersi accettabili a tal fine.

    Questa informativa non fa alcuna distinzione in merito ai droni da 300 grammi, i quali sono normati dall'Art. 12 comma 5 il quale recita soltanto che le operazioni condotte con tali APR "sono considerate non critiche in tutti gli scenari operativi", quindi rientrano sotto l'egida dell'Art. 9 il quale è tuttavia esplicito nel divieto di sorvolo di assembramenti di persone. Nonostante siti web di settore continuino a riportare la notizia, non v'è prova concreta del fatto che un APR da 300 grammi inoffensivo possa sorvolare la testa di persone estranee alle operazioni purché non assembrate.

    riprese drone matrimoni

    Quindi? È possibile riprendere legalmente il mio matrimonio con un drone? Si, se si rispettano determinati paletti. Vediamo quali.

    L'APR e il suo pilota devono essere autorizzati a volare in scenari critici. La strada più comoda è farlo secondo gli scenari standard normati dall'ENAC che semplificano molto le operazioni di volo. Tuttavia gli scenari standard impongono dei limiti, ad esempio per lo scenario S1:

    • Altezza massima 50 metri
    • Velocità massima del vento 3m/s
    • Dimensione minima di buffer 15 metri con geofencing, 5 metri se l'APR è vincolato

    Attenzione: l'area di buffer è un supplemento all'area delle operazioni, tesa ad impedire l'uscita non intenzionale dell'APR e a proteggere le persone dalla dispersione di detriti in caso di caduta. La dimensione dell'area delle operazioni è direttamente collegata dall'altezza di volo e al tipo di APR impiegato: un drone vincolato che voli a 20 metri d'altezza, avrà un'area delle operazioni di 20 metri e un'area di buffer di 5 metri, ovvero dovrà mantenersi ad una distanza minima di 25 metri dalle persone che si vogliono riprendere, o addirittura di 35 metri senza vincolo ma con GPS e geofencing.

    Come posso dunque fotografare dall'alto il mio matrimonio? Una veloce ricerca su Google testimonia una ripetuta violazione delle leggi che potrebbe facilmente portare all'arresto e a multe salatissime per moltissimi operatori APR, con potenziali pesanti ricadute per i propri committenti (compreso il proprietario del ristorante che ha autorizzato le riprese dall'alto). E anche se le immagini sono belle da vedere, questo non le rende meno illegali.

    È sufficiente rispettare i paletti appena indicati e fare riferimento a operatori autorizzati che riprendano con attrezzatura adeguata: è del tutto evidente che effettuare riprese video con un DJI Phantom 25-40 metri di distanza risulti perfettamente inutile. Si avrebbero delle belle foto panoramiche ma nulla più. Allora bisogna dotarsi di gimbal con zoom, come può essere l'accoppiata DJI Matrice+Zenmuse Z30: lo zoom consentirà di avvicinare tecnologicamente l'inquadratura come fosse a pochi metri dagli sposi, ma rimanendo alla distanza di sicurezza prevista per legge. Rimane sempre perfettamente valida l'opzione di utilizzare droni trecentini, dal 300X al Super300 fino al DJI Spark per poter operare in piena sicurezza anche a pochi metri dagli sposi, in questo caso dovendosi accontentare di un risultato non in 4K.

    Sappiamo che spesso questo non è ciò che vogliono i clienti, per cui ogni giorni molti operatori pur di guadagnare svolgono operazioni illegali, con grave rischio per la sicurezza dei presenti e non solo: vale la pena ricordare che in questi casi, anche i committenti, come detto prima, sono soggetti a specifiche responsabilità.

    Approfondimento legale

    Posted by The Staff in Droni

    Vieni a visitare l’Area Archeologica di Nora

    La nostra azienda, nell'ambito di un lavoro di rilievo tecnologico su strutture antiche del sito archeologico di Nora, di prossima evidenza, ha prodotto un breve video nel quale abbiamo tentato di dare lustro alle meraviglie archeologiche e naturalistiche di quest'area.

    Nora, localizzata nel sud della Sardegna, lungo l'attuale Capo di Pula in provincia di Cagliari, è un'antica città le cui prime tracce di frequentazione risalgono all'Età del Bronzo con la presenza di popolazioni nuragiche. È stata poi abitata dai Fenici già nell'VIII sec. a.C. e nel periodo successivo risulta essere un centro di particolare importanza: quando nel 238 a.C. i Romani conquistano l'isola, trasformano Nora in municipio e ne fanno la capitale della provincia di Sardinia e Corsica. Oggi Nora presenta vestigie soprattutto di II e III sec. d.C., in particolare le più evidenti di Età Severiana, ma l'occupazione dell'area è continuata fino in età medievale, quando venne insediato un centro militare, e ancora nel 1607 quando sull'acropoli dell'antica città viene costruita la torre costiera nota con il nome di Torre del Coltellazzo.

    Oggi è oggetto di pluriennali missioni archeologiche di ben 4 Università differenti, e particolare menzione facciamo delle ricerche dell'Università di Padova che sta curando una ricostruzione 3D dell'abitato, già visibile sul sito dedicato al progetto. Il sito è visitabile praticamente tutti i giorni dell'anno attraverso obbligatorie visite guidate della durata di ca. 45 minuti, anche in lingua straniera.

    Il video

    Noi abbiamo lavorato nell'ambito di un progetto di restauro che interessa le Terme a Mare di Nora, e per l'occasione abbiamo effettuato una serie di riprese da terra e con drone di tutta l'area. Le operazioni con UAV sono state svolte nel rispetto dei regolamenti ENAC, volando a sito archeologico chiuso, senza presenza di persone, e a seguito di esplicito permesso della competente Soprintendenza.

    Ecco a voi dunque il video pubblicato su piattaforma YouTube in HD:

    VIENI A SCOPRIRE I NOSTRI SERVIZI DI RIPRESA AEREA

    Posted by The Staff in Archeologia

    Il DJI Spark non è un SAPR inoffensivo

    Dopo la presentazione del DJI Spark, ultimo nato nella casa del leader mondiale delle riprese aeree da UAV, siti specialistici hanno rilanciato la notizia che si tratterebbe di un drone classificabile come "trecentino inoffensivo", ovvero un SAPR che rientrerebbe nella categoria < 300 gr. inoffensivo per operare anche in scenari urbani come fossero missioni specializzate non critiche.

    Con la nostra esperienza nelle missioni con SAPR e la conoscenza dei sistemi DJI in quanto rivenditori accreditati, vogliamo sottolineare che lo Spark NON È INOFFENSIVO e NON RIENTRA nella categoria dei 300 grammi.

    Il motivo è presto detto: ufficialmente la DJI dichiara un takeoff weight di 300 grammi tondi, i paraeliche ufficiali necessari per legge pesano 38 grammi, che porterebbero questa soluzione a rientrare nello scenario standard S1. Affinché lo Spark possa rientrare nella categoria dei 300 gr. avrebbe bisogno di un alleggerimento, una reingegnerizzazione almeno del comparto batteria, una produzione nuova di zecca per paraeliche più leggeri, per andare a risparmiare i ca. 40 grammi necessari.

    Con questo intervento non vogliamo affermare che qualche azienda non ci possa riuscire in futuro (l'arrivo dei primi esemplari è atteso per fine giugno, quindi sarà richiesto del tempo per poter eventualmente raggiungere tale risultato), ma soltanto che così come fabbricato lo Spark non rientra in tale categoria.

    Inoltre, qualsiasi modifica apportata sull'UAV invaliderebbe la garanzia (e lavorare con strumentazione nuova di zecca ma fuori garanzia non è mai una grande idea), ed essendo i sistemi DJI delle scatole chiuse, non v'è certezza che la modifica al comparto batteria farebbe funzionare il drone. Tutte le batterie ufficiali sono di tipo Intelligent Battery, dotate di un apposito firmware che viene riconosciuto dal mezzo e con il quale la batteria comunica i suoi dati di funzionamento, consentendo all'aeromodello di valutare ad esempio la percentuale di carica restante per il return to home. Sostituire la batteria con una LiPO commerciale potrebbe impedire la comunicazione con il mezzo, che a quel punto non funzionerebbe se non modificando il firmware del drone, con conseguenti rischi per la corretta operatività del medesimo.

    La modifica: uno Spark da 300 grammi con paraeliche

    Per operare con il DJI Spark nell'ambito dei SAPR da 300 grammi è necessario effettuare delle modifiche di alleggerimento e dotare l'UAV di appositi paraeliche di protezione. L'operazione, dato il peso del mezzo, è relativamente semplice, ma noi consigliamo per la sicurezza di tutti di acquistare a modico prezzo le modifiche già progettate e testate da costruttori terzi. In generale le modifiche consistono nella rimozione della capottina superiore e nella rimozione dei tappini copriluci inferiori, che aiutano a recuperare i pochi grammi necessari.

    In questo modo, il drone ha un costo inferiore ai €1.000 e comprende anche la manualistica necessaria per la rispondenza al regolamento ENAC, Si può acquistare il drone già pronto oppure comprare prima lo Spark e poi farlo modificare: in questo caso la scelta è obbligata sul modello Fly More Combo, l'unico che comprende anche il radiocomando, senza il quale il mezzo non è rispondente ai requisiti di legge.

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    Il DJI Spark è comunque un drone da selfie

    Ben diverso è infatti il discorso rispetto alle modifiche effettuate da note aziende italiane sui droni di casa Parrot, il Bebop e il Bebop 2, che vengono reingegnerizzati con un nuovo frame e una nuova batterie, intervenendo poi sul bilanciamento dei motori e sul peso delle eliche.

    Una modifica difficilmente realizzabile in sicurezza sui droni di casa DJI, e infatti non si conoscono casi di successo nei quali i famosi UAV dalla Cina siano alimentati con batterie LiPO after market, ovvero non ufficiali.

    Il DJI Spark è pensato e resta il più avanzato drone da selfie ad oggi in commercio, programmato per volare a pochi metri dal suolo e riprendere scene (solo FullHD) ma soprattutto scattare fotografie di se stessi con semplici gesti della mano. Non è pensato per volare a 50 metri d'altezza ed effettuare videoriprese, segmento di mercato individuato da DJI nel modello MAVIC Pro Combo come soluzione più economica attualmente disponibile, per poi arrivare al Phantom 4 Pro e salire di grado alle soluzioni professionali Inspire.

    La nostra azienda rimane a completa disposizione per chiunque voglia approfondire l'aspetto tecnico di questo discorso ed evitare di commettere errori tecnici che porterebbero ad una spesa senza risultato.

    Posted by The Staff in Droni